Mercoledì, 16 Maggio 2012 12:00

"Qui entri e non hai più bisogno di uscire fino al prodotto finito". Aldo Dalessio, Guicar


Cinquant'anni di post ... e non solo. Intervista ad Aldo Dalessio e Mario Mairani 

Maggio 2012, di Roberto Landini [articolo in uscita su Millecanali Ed. ilsole24ore, tutti i diritti sono riservati]

Parlare di Guicar è impossibile senza tracciarne almeno un minimo la storia. Un'azienda dedicata al video e alla post produzione, "da sempre". Nata nel 1963, oggi ormai cinquantenne, negli anni si è modificata, evoluta e ha subito molte trasformazioni senza però mai tradire il formato originale.

Fin da subito si è "configurata" - invece che come semplice post produzione - per essere un service di produzione e post produzione completa, grazie a un certo numero di clienti per i quali curare sia lo shooting sia tutti i processi successivi.
Per un certo periodo di tempo quest'azienda milanese si è addirittura dilatata in forma di editore per creare due magazine in video su VHS, i famosi "Video Recorder" e "TV Inform". Entrambi orientati al mondo della pubblicità e diretti soprattutto ai professionisti dell'advertising, in certo modo sono stati precursori di tanti altri prodotti editoriali in video che regolarmente sono finiti in edicola e sul web.


In generale, Guicar vanta una storia molto ricca di eventi che culmina col 1999, pietra miliare, anno in cui i dipendenti assorbono la struttura dallo storico proprietario Guido Carracino (*) e si spostano dalla sede di via Faruffini al palazzo CTC di via Legioni Romane, sempre a Milano. 

Come sottolinea lo stesso Aldo Dalessio, contitolare, "l'impronta nuova è stata data soprattutto in termini di relazione col mercato, essendo il nuovo management di una generazione più giovane rispetto alla precedente, così da valorizzare nuovi contatti e collegamenti sul mercato. Il "dato storico" di essersi ritagliato uno spazio ibrido tra produzione e post è stato però mantenuto, visto che era ed è ancora un po' l'anima dell'azienda."
Dalessio conferma: "Abbiamo una nicchia di mercato personale, quindi per Guicar la post è una parte della storia, rispetto al profilo di tante altre società che nascono e si sviluppano esclusivamente sul business della post."
Il core business è rimasto sempre lo stesso, la pubblicità con budget medio e piccolo, ma anche l'altra tradizionale vocazione, ossia il film industriale e le convention, sono rimaste nel DNA dell'azienda..

La tecnica
Sul sito ufficiale, alla voce "struttura tecnica" si legge: Riprese, Teatri, Non-linear editing, Compositing, 3D Animation, Sonorizzazione, 3D TV.
Sempre per la sezione dedicata alla post produzione, in Guicar tutte le sale sono organizzate su piattaforme di editing Avid, con varie soluzioni, da Media Composer a DS.
Per le riprese sono state scelte macchine ad ampio spettro così da coprire tutte le esigenze dei clienti, che partono dalla Red Camera passando per l'Hdcam fino ai vari formati professional, secondo budget e finalità.
In Guicar una buona parte del lavoro è composto dalla post e molto spesso ci sono film che nascono proprio e solo in post produzione.

Non tutti...
Un teatro di posa interno, di proprietà, di circa 150 mq e oltre 6 metri di altezza, è allestito col green back a limbo; la struttura comprende anche altri due teatri di proprietà della CTC al piano -4S agibili da parte della Guicar, di cui uno è di addirittura di 900 mq e il secondo di 500 mq. Questo ha permesso di allestire produzioni di dimensioni anche piuttosto importanti, direttamente in questi spazi.
La struttura è completata da tre sale di editing e compositing e una quarta sala anch'essa allestita per editing non lineare che utilizza Edius di GrassValley come piattaforma principale.
In Guicar la lavorazione si è orientata ormai quasi del tutto alla realizzazione del montato direttamente online.
Il workflow in genere parte da Media Composer per l'edit, e successivo compositing e color grading con Digital Studio di Avid ed eventuali integrazioni con altri software tipici del settore, come Softimage, After Effect, Fusion, etc.

In un lavoro come un documentario, invece, dove il girato può essere molto esteso, il lavoro offline torna ad avere senso.

Nella struttura esiste anche una sala audio con ProTools HD con tanto di booth per il commento audio e incisione dello speaker; i clienti possono anche fare affidamento su una library di musiche originali di cui Guicar gestisce i diritti: in pratica questo significa che un cliente, volendo, qui può iniziare con un lavoro da zero alla mattina e uscire alla sera col prodotto finito.

Ancora sul workflow
Dalle riprese si passa subito a un primo montaggio rough. In contemporanea, durante le riprese, lo speaker sta già incidendo il commento parlato nella sala audio; ed entro la fine della giornata è già possibile sottoporre una versione definitiva del comunicato pubblicitario.
Infatti le colonne audio sono state inviate all'edit; prima montate sommariamente, poi l'OMF viene di nuovo esportato in sala audio per il mix definitivo.
In pratica qui si lavora contemporaneamente audio e video e nell'arco di una giornata si riesce a partire da uno storyboard e a realizzare un lavoro completo.
Dalessio ci tiene a sottolineare: "chi sceglie di venire da noi sa che qui la cifra essenziale è soprattutto la completezza che ci permette di realizzare un prodotto di ottima qualità in tempi ristretti e di avere a disposizione tutto quello che serve, senza colli di bottiglia.
Siamo tra le poche strutture ad avere all'interno tutte le fasi del lavoro: shooting, post video e audio."

Gli assi nella manica
Una struttura molto efficace, quindi. Sul piano produttivo-organizzativo può contare su diversi professionisti: Gian Mario Da Dalt, socio e direttore della fotografia, il riferimento per tutte le riprese; Mario Mairani, socio, specializzato in editing; poi Aldo Dalessio, socio con mansioni di producer e di post produzione e compositing; dell'audio se ne occupa Alberto Favalli.

Il punto di osservazione
Il problema del mercato -oggi- è che i budget sono ristretti e compressi e l'attenzione dei clienti è tesa quasi solo al "saving", denunciando un orientamento rivolto più all'economia che alla qualità.
Per quello che concerne l'entusiasmo verso le nuove tecnologie Aldo ci confida "una temperatura" in generale un po' tiepida. E a proposito del 3D stereoscopico che cattura molte attenzioni e cerca di sollevare grandi entusiasmi ora, ci confida che già negli anni novanta la Guicar aveva utilizzato la stereoscopia nel video appoggiandosi a una tecnologia innovativa che il precedente titolare aveva reperito sul mercato.
Allora si utilizzava soltanto in proiezione ed era stata utilizzata per alcune convention con risultati anche di un certo rilievo per l'epoca - anche se il mercato non era ancora pronto per recepirla.

Perché Unapost
Guicar è membro di UnaPost, l'associazione che raccoglie una trentina di aziende di post produzione.
La persona che si occupa dei contatti con Unapost è Mario Mairani, che ci dice: "Siamo parte di Unapost per molti motivi, e forse anche per cercare di capire in che direzione si muoverà il mercato una volta fuori dalla crisi.
Penso che l'associazione sia ancora giovane, debba ancora crescere, trovare una sua collocazione ancora più precisa in relazione ai soci e al mercato esterno; dovrà avere una funzione di collegamento tra i soci e il mercato. Forte di un punto di vista più alto speriamo possa creare contatti nuovi, favorire nuove direttrici di mercato.
La sua forza è anche nell'avere competenze molto diverse raccolte al suo interno e in costante collegamento. Potrà essere determinante nell'esplorare nuovi spazi di applicazione delle nostre tecnologie."

(*) Purtroppo il 16 aprile 2012, Guido Carracino è venuto improvvisamente a mancare, lasciando tutti costernati. Per le sue qualità umane e professionali era circondato dalla stima di quanti lo avevano conosciuto. 

Guicar
viale Legioni Romane 43
Milano 
telefono: 02/48712002

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