Venerdì, 08 Giugno 2012 09:29

“Credo che la nostra professionalità sia quello che fa la differenza oggi”.

Intervista a Claudia Berengo di Free U

Giugno 2012, di Roberto Landini [articolo in uscita su Millecanali Ed. ilsole24ore, tutti i diritti sono riservati]

Presentazione aziendale: un minimo di storia, struttura societaria, nomi e mansioni.

Free U è una ditta individuale nata nel 2009. La sede si trova nel centro storico di Bologna in un Palazzo nobiliare del ‘600 con un bellissimo giardino. Claudia Berengo si occupa di tutta la parte amministrativa e dei rapporti col cliente. Leonardo è l'editor che è con Free U dall’inizio dell’attività, poi è arrivato anche un secondo editor, Alessandro Scantamburlo. Entrambi sono molto apprezzati e considerati molto meritevoli. Questa azienda di post bolognese si avvale anche di operatori esterni quando il progetto richiede competenze e professionalità diverse da quelle interne o in caso di overbooking!


Un po' di dati di profilo, dove sono collocati a livello di mercato.

Principalmente Free U gestisce lavori come spot pubblicitari a livello nazionale, qualche comunicato istituzionale e qualche “viral”.

Tra i progetti affrontati di recente, alcuni tra quelli considerati piuttosto soddisfacenti, sono “Sanpellegrino Calze - Doppiofilo” diretto da Luca Lucini e vincitore “Premiere Key Award” Key Award 2011 e “Blanx – Preliminari” diretto da Stefano Morcaldo progetto internazionale e nomination “Family Lifestyle” semper Key Award 2011.

Nell'Aprile 2012 Free U ha contribuito allo spot sociale “Ci vuole Cuore” per la Fondazione italiana Cuore e Circolazione Diretto da Luca e Marcello Lucini, che ha visto come testimonial Daniel Hackett e Andrea Renzi.

Alcuni dei principali clienti sono: Euronics, De Longhi, Clementoni, Brosway, Sigma, Roncato, Condorelli, Cifo, Scrigno, Belseno e Beghelli per il quale stiamo curando il nuovo spot in onda a breve per la regia di Leonardo Ricagni.

Tra le campagne diverse dallo spot tv in cui Free U vanta grande soddisfazione c'è il video “Altromercato” per il Commercio Equosolidale che è stato proiettato moltissimo nei circuiti tv delle Grandi Stazioni.

Storicamente parlando, Free U ha avuto l’onore di lavorare con grandi registi come i sopracitati Luca e Marcello Lucini, Leonardo Ricagni, Andrea Zaccariello, Andrea Linke, Bill Fertik, Ricardo Strukil, Marco della Fonte, Ruggero Deodato, Maurizio Azzali, Stefano Morcaldo…

 

Le caratteristiche peculiari, ossia perché un cliente viene qui invece di andare altrove.

Claudia ci dice: “La prima caratteristica che vantiamo in cima al profilo aziendale a prima vista può sembrare anche ovvia, visto che si tratta della “professionalità”, sì proprio quella professionalità che oggi non è poi così scontata. Infatti non è sola perchè si affianca a tutta una serie di altre caratteristiche forse secondarie, ma che a mio parere fanno la differenza: per prima cosa, il clima in ufficio è sereno, c’è armonia, ci stimiamo reciprocamente e facciamo davvero “squadra” le nostre posizioni quasi si sovrappongono a volte. La gerarchia esiste solo per mansioni diverse, ma siamo in un clima assolutamente democratico in cui il contributo del singolo vale davvero.

Tutto questo si respira: quando uno dei clienti entra nel nostro ufficio, è già contento di lavorare con noi e diventa piacevole operare così, non solo per noi, ma anche per i collaboratori, i clienti e i fornitori. Tutto questo avvalora la mia convinzione che oggi la professionalità conta, e paga nel lungo periodo(!) ma da sola non basta: il rapporto umano e la fiducia sono ancora elementi che fanno la differenza.

Inoltre, cerchiamo di essere sempre disponibili con i nostri clienti e allo stesso tempo veloci: è molto importante oggi.

Quando affermo che facciamo squadra tra di noi, membri di Free U, in tutta onestà mi sento di dire che facciamo squadra anche con la Casa di Produzione, con l’Agenzia e con il Cliente, infatti l’obbiettivo finale è per tutti lo stesso: che lo spot sia bello e che la campagna vada bene. E’ giusto che tutti collaboriamo anche con senso di amicizia affinché questo accada. Ci sentiamo squadra quando aiutiamo e supportiamo la casa di produzione o l’agenzia in una gara.”

 

Come è organizzato lo spazio tecnico, il team, le varie mansioni svolte, il workflow.

In Free U sono disponibili due sale di post produzione. La prima sala, quella in cui lavora Leonardo, è principalmente dedicata all’online, e dotata di un Mac pro 12 core, 16 GB di ram, scheda video Blackmagic, tripla monitoria di cui un monitor grado 1 della TVlogic.

Nella seconda sala opera Alessandro. Si dedica prevalentemente al montaggio offline ed è fornita di un Mac pro 8 core, 16 GB di ram, scheda Blackmagic, doppia monitoria.

Dal lato software entrambe le macchine sono dotate di Final Cut Studio pro 3, Adobe Creative Suite CS5.5, Dolby Media Meter.

Una terza sala è dedicata all’amministrazione e ai rapporti clienti-fornitori.

Il workflow tipico di un lavoro targato Free U prevede l'acquisizione del girato quasi sempre da Hard Disk, dal momento che la maggior parte delle volte si gira in digitale. Nella gran parte dei casi ci si trova a lavorare con file provenienti da Arri Alexa o da Red Epic (o Red One). Nel primo caso, utilizzando Final Cut, vengono importati direttamente i file Apple ProRes che la macchina registra. Nel secondo caso si procede creando dei proxy attraverso il software Red Cine X. In linea di massima quindi qui preferiscono utilizzare degli Apple Pro Res, almeno nella fase offline.

Poi si procede con le fasi di montaggio e relative approvazioni agenzia-cliente.

Lo step successivo è quello della color correction (o color grading), che viene affidata nell’80% dei casi a strutture esterne specializzate. In tal caso può essere richiesta una conversione dei file in sequenze di immagini (tiff o dpx). Tali conversioni sono effettuate sempre internamente con i software appositi (color di Apple) e viene fornito ai collaboratori materiale conforme alle loro richieste.

Talvolta (ormai sempre più spesso) vi sono esigenze di grafica 3D o di compositing. Nel qual caso si procede a tali lavorazioni sulle sequenze già color-corrette (in linea di massima). A seconda della complessità di tali interventi, viene deciso di volta in volta se svolgere il lavoro internamente o affidarsi a collaboratori esterni.

Per la parte audio, incisione e mix, ci si rivolge a sale audio esterne.

Infine la preparazione dell’online per la messa in onda viene effettuata sempre con Final Cut. Si procede creando sempre prima un master con la risoluzione nativa del girato, generalmente full HD. Da questo master HD procediamo alla creazione dei file PAL secondo gli standard Adstream. E infine, una volta approvato il tutto, i materiali vengono inviati alle emittenti tramite Adstream.

 

Una breve descrizione di uno dei vostri lavori migliori.

Leonardo Alberto Moschetta: “Tra i lavori migliori citerei sicuramente lo spot Blanx (soggetto: “Preliminari”) per l’efficacia con cui il prodotto finale è riuscito a mantener fede all’idea creativa originale, senza risultare “finto”. Poi citerei anche lo spot Sanpellegrino 2011 (soggetto:”doppio filo), per la libertà che mi è stata concessa in fase di montaggio e anche perché ho potuto curare personalmente la fase di color correction e in generale per la soddisfazione creatasi intorno al prodotto finale.

 

Come vedete il presente e il futuro della post in italia?

Claudia Berengo: “Bè il presente è difficile, la crisi c’è e si vede, e questo vale per tutti, in tutti i settori. Credo sia importante però capire che è il cliente che sente la crisi in primis: a volte è abituato a certi standard qualitativi, e anche se ha meno mezzi a disposizione, lui vorrebbe comunque riuscire a mantenere alto il livello del suo spot. Noi ci sentiamo attivamente coinvolti in questo, sforzandoci il più possibile di dare il meglio. Alla fine il vantaggio è per tutti, se lo spot è andato bene e ha venduto il suo prodotto riporterà qui un cliente felice. Da qui Free U avrà guadagnato ancora la fiducia e il rispetto e probabilmente anche un nuovo lavoro. Se da un lato questa è un po' la mia teoria sul presente e il futuro della post in Italia, credo però che il concetto si possa applicare a tutti i settore dell’economia: lavorare con il cuore, con la passione, facendo -appunto- squadra con tutti gli altri, ma in assoluta onestà sia nei confronti dei collaboratori che dei clienti, con calma, alla lunga ripaga, ne sono convinta.”

 

Claudia, perché avete scelto di essere membri di UnaPost, Unione Nazionale delle Post Produzioni Audiovisive?

“Geograficamente ci troviamo nella zona di Bologna, piuttosto ricca di “cani sciolti” e purtroppo spesso di “improvvisati”. Questo è il motivo che ci ha spinto ad associarci ad UnaPost con la quale, inoltre, condividiamo sinceramente i principi. Niente lavoro in nero, niente programmi copiati, niente irregolarità. Queste cose hanno un costo, ma noi siamo e vogliamo essere ligi in questo. E comunque rientra tutto in un concetto più generale di correttezza e soddisfazione. Ad esempio, un lavoratore in nero, oppure uno in regola a cui però non verso i contributi, non è un lavoratore felice e il suo lavoro sarà altrettanto infelice. Tutte queste cose ci hanno spinto a condividere con gli altri associati i valori di UnaPost e il valore del lavoro svolto con professionalità e diligenza. Credo fermamente che il far parte di UnaPost ci “etichetti” come post produzione che risponde a determinati requisiti sia di professionalità ma anche morali. Far parte di UnaPost permette sia a noi di condividere gli stessi valori con gli associati, ma permette anche al cliente di riconoscerci fin dal primo approccio come marchio di qualità, competenza e professionalità.

 

FreeU

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40125 Bologna

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