Martedì, 26 Febbraio 2013 08:21

“Il nostro futuro passa dall'innovazione, la tecnologia, la formazione e la deontologia”. Massimo Germoglio, Rumblefish.

Rumblefish è una società storica nella post produzione, con sede operativa a Milano, voluta nel 1992 dal titolare ed executive producer Massimo Germoglio, che ci dice: "è stata la logica evoluzione della mia esperienza professionale precedente, in qualità di montatore "tradizionale" su pellicola e dopo numerosi anni di gestione nella post in toto, sia come free-lance sia presso altre società riconosciute."

Febbraio 2012 [di Roberto Landini, articolo in uscita su Millecanali, ed ilsole24ore, tutti i diritti sono riservati]

Partendo dalle nuove tecnologie disponibili e sentendo la necessità di una maggiore efficienza nel servizio di post, era evidente in quegli anni l'esigenza di una migliore strutturazione del servizio stesso. Così nel settembre '92 ecco la decisione di convertirsi e trasformarsi in un'azienda di fatto.
Si è così partiti da una nuova organizzazione, introducendo i producer rivoluzionari per l'epoca e attrezzature tecnologiche di punta.
Massimo Germoglio prosegue: "Essendo stato il primo montatore Avid in Italia, mi sono immediatamente attrezzato con un sistema Media Composer per l'off-line. Così montaggio e gestione della post produzione sono i tratti iniziali."
La società nasceva allora all'interno del gruppo Interactive di cui Massimo si dichiara tra i co-ideatori e co-fondatori (nel 1993).
Dopo due anni, la decisione di staccarsi e strutturarsi per aumentare le possibilità dei servizi offerti era presa, si è passati dal semplice montaggio a tutto quello che poi oggi è diventato il "servizio completo" di Rumblefish.
L'azienda si è evoluta muovendosi in più direzioni quindi, non soltanto off-line ma anche on-line e successivamente 3D e grafica, per poi fare il passo decisivo nel 2008 dotandosi anche di correzione colore interna.
Germoglio riprende: "Ad oggi siamo una delle poche aziende su Milano che, fatta eccezione per l'audio, dispongono praticamente di tutti i servizi necessari per qualsivoglia post produzione.
La nostra caratteristica principale è di essere sempre -e prima di tutti- alla ricerca di nuove metodologie di lavoro e nuove tecnologie. Storicamente vantiamo il primato di avere adottato un sistema non lineare; primi anche a realizzare un DI nel cinema e utilizzare nel 2008 l'HD per la finalizzazione, anche se la messa in onda era ed è in PAL. Abbiamo poi sempre nel 2008 deciso di abbandonare in modo deciso i nastri e abbracciato lavorazioni esclusivamente sul file."
All'epoca l'utilizzo della pellicola era ancora molto esteso quindi, in Rumblefish hanno dovuto optare per un costoso scanner Arriscan che, associato a un sistema per la correzione colore daVinci Resolve ha consentito di lavorare subito e direttamente sul file.
Massimo sottolinea: "Tutto ciò ci ha permesso di essere ancor oggi sicuramente tra i più esperti nel workflow basato sulla gestione dei file."

La tipologia del cliente, in modo un po' atipico rispetto agli associati e ai concorrenti, è piuttosto ampia, si estende infatti a 360° e malgrado si sia geograficamente collocati al centro della "zona fertile" per la pubblicità, il lavoro di Rumblefish non si svolge solo nell'advertising e soprattutto non solo su un unico media, la tv.
Ovviamente la pubblicità rimane e come primo interlocutore anche l'agenzia di pubblicità ma, tra le referenze figurano anche il cliente diretto e le case di produzione.
Per quanto riguarda gli altri media, Rumblefish lavora anche per il cinema grazie alla competenza sugli effetti speciali e la correzione colore (soprattutto per il cinema internazionale) e per la stampa con massivo utilizzo del 3D dove sono necessarie integrazioni di diverse tecnologie e linguaggi; poi tra i clienti figurano anche la televisione e qualche lungometraggio italiano.
Germoglio conferma: "Per il cinema non ci occupiamo solo di effetti speciali ma anche di correzione colore, finalizzazione e master in DCP, anche in 3D stereoscopico, come per il film di Ligabue e un altro prodotto che è in uscita in marzo. La pubblicità rimane centrale come nostro asset ma lo è in maniera inferiore rispetto ad altri, dato che per nostra fortuna lavoriamo anche con molte realtà internazionali."

Alla domanda quale sia la vera specifica unica di profilo della sua azienda, il titolare della Rumblefish risponde: "Il nostro vanto principale è sicuramente la qualità totale del lavoro che viene portato a termine e che è legato ad alcune specifiche proprie del nostro profilo, caratteristiche che si notano di più in certe fasi della lavorazione i cui risultati sono più evidenti rispetto a quanto fanno altre aziende. Per esempio nel 3D fotorealistico ci sentiamo fortissimi e questa caratteristica ci viene riconosciuta come una nelle nostre migliori specifiche. In pratica, sappiamo affrontare meglio questa dimensione rispetto ai competitor.
Non a caso la nostra clientela è molto sofisticata e costituisce un po' la "punta medio-alta dell'iceberg" e sicuramente ci dedichiamo molto di più alla qualità che alla quantità."

La struttura
Vivace ed accogliente la sede, in via Frua 15 a Milano, risulta subito accogliente e dà, fin dal primo sguardo, esattamente la sensazione voluta in sede di progetto, ovvero, di efficienza. Si è puntato su un giusto equilibrio tra l'estetica e la sostanza applicando scelte precise, di sicuro investendo di meno su tipiche "suppellettili costose e arredi alla moda" che si vedono negli ambienti di post ma, investendo molto di più su alcune peculiarità tecnologiche che sono visibili in ogni suite.
Massimo Germoglio riprende: "Per esempio, in tutte le nostre sale abbiamo voluto alle pareti di fondo un grigio neutro che rende assolutamente affidabile il lavoro, infatti, i nostri colori ambientali non influenzano affatto quello che viene realizzato e visualizzato a schermo. I monitor sono tutti in HD, calibrati, poi disponiamo di una sala di proiezione di riferimento dove effettuiamo la correzione colore, ma, anche il review degli effetti speciali in alta definizione. Tutto viene proiettato, quindi ogni tipo di lavoro viene vagliato, vivisezionato e approvato sul grande schermo in un digital theatre apposito.
Non a caso -unici a Milano- abbiamo installato un proiettore della Barco DCI compliant che vanta certe caratteristiche tecniche e costi sicuramente levati. Mentre altri si accontentano di un proiettore full HD, noi abbiamo scelto di lavorare a 2K, 4K, perché non ci accontentiamo mai delle mezze misure.
Voglio sempre il top per la mia azienda e per i miei clienti ma, soprattutto devo essere certo di sentirmi al di sopra di qualsiasi possibile critica. Non è un caso nemmeno che questo proiettore sia meglio di quelli tipici del cinema, progettato specificamente per la post produzione di altissimo livello; infatti dispone di una gestione via software delle Look-up Tables di massima precisione. Questo ci consente di gestire profili colore con la massima correttezza e poi ha un grado di contrasto e di nero che non si trovano nemmeno nei proiettori cinematografici, proprio perché di altissimo profilo.
Questa ed altre sono scelte aziendali precise che ci consentono di puntare solo sulla massima qualità, supportata da un workflow studiato che è alla base del nostro successo."

La geografia
La disposizione geografica delle varie suite interne alla sede ricalca il flusso di lavoro. Su un unico piano in un basement molto arioso e luminoso, entrando, la reception risulta centrale rispetto alla struttura. Poi sulla destra ci si muove attraverso un corridoio che guida alle varie sezioni organizzative e gestionali, dove si trovano le aree producer, la sala riunioni, l'ufficio dirigenziale, l'amministrazione e il nuovo ufficio marketing. Sulla sinistra invece si sviluppa la parte produttiva vera e propria che ha in comune il corridoio dove si affacciano le varie suite secondo un percorso molto razionale.
Dalla sala d'aspetto e dall'area dove è alloggiato il gruppo di continuità con lo stabilizzatore dell'energia che alimenta in modo lineare tutti sistemi, la struttura si dipana a partire dalle sale di montaggio e la sala macchine. Qui una zona sempre più ridotta è dedicata ai trasporti tradizionali che stanno ormai sparendo
(a parte l'HDCAM) e si trova tutta la parte dedicata agli apparati IT, rete, render farm, e la San.
Massimo Germoglio nota: "Anche qui siamo stati i primi a dotarci di una vera e propria SAN che ci consente la reale condivisione dei file in produzione: ogni singola sala è in grado di lavorare sullo stesso file senza muoverlo né duplicarlo. Questo consente di ottimizzare tempi ma, soprattutto, di lavorare sul file nativo e anche questa è una delle nostre caratteristiche peculiari. Pensiamo infatti di essere tra i pochi che lavorano direttamente sui file nativi. Da anni non convertiamo più nulla. Niente più conversioni in DPX: oggi abbiamo sistemi, compresa la correzione colore -un po' il cuore di tutto il flusso di lavoro- che operano direttamente sui file nativi.
Per la correzione lavoro, abbiamo scelto Nucoda che lavora direttamente con file ArriRaw, RED, Canon5D, Phantom: in pratica qualunque file entra in post può esserle letto e lavorato in modo nativo.
Questo è un altro tratto fondamentale che ci contraddistingue, dato che ci permette di lavorare al massimo delle possibilità, in termini di profondità colore e di contrasto; l'immagine finale è semplicemente un altro pianeta per trasparenza e qualità."
Di fronte alla sala macchine è stata allestita una suite con Inferno, lasciando alle spalle due sale di edit attrezzate con Final Cut; poi una ennesima saletta è basata su Avid Media Composer di ultima generazione, sempre nell'ottica di utilizzare solo quella tecnologia che di volta in volta Rumblefish considera migliore per il tipo di lavoro. Subito dopo si entra nella sala di proiezione dove viene realizzata la correzione colore.
In questa stessa sala viene effettuato anche il restauro cinematografico con appositi software all'interno di Nucoda ma, anche su workstation separate, specificamente legate al restauro cinematografico.
Questa specifica rinforza il concetto espresso prima di polivalenza aziendale, consolidando l'idea di non essere dedicati solo alla pubblicità.
Un'ultima sala più ampia ospita tutti professionisti demandati al 3D, al 2D, tutta la parte grafica e gli effetti speciali.
Massimo Germoglio riprende: "Siamo convinti di essere molto ben strutturati anche in quest'area, dato che abbiamo una vena creativa internazionale che tiene conto anche delle caratteristiche del mercato interno. In Italia, infatti, si tende in gran parte a basarsi su personale "generalista", soprattutto nel 3D dove operano spesso figure piuttosto flessibili ma mai troppo specializzate. Noi invece, ispirandoci a quanto succede negli Stati Uniti, tendiamo a specializzare molto di più i nostri addetti. Hanno delle caratteristiche più precise -anche se poi sono in grado di fare tutto- però abbiamo strutturato modellatori, specialisti in lighting, shader, chi si occupa del Rig, chi di esplosioni, fuoco, fumo, eccetera e poi modellatori e compositor, per un totale di sette persone dedicate, tutte in rete con accesso alla San."
Il lavoro è strutturato rispettando ruoli molto precisi, definiti a livello organizzativo con produttore esecutivo, producer, supervisore di area. Germoglio è il supervisore generale e tendenzialmente i prodotti che escono dalla Rumblefish sono considerati di altissimo profilo anche perché, il titolare ammette di essere il primo a non sentirsi mai soddisfatto se non si riesce ad ottenere il massimo.
Scherzando Germoglio riassume il concetto e ci dice "Mi chiamo Massimo e in effetti esigo il massimo!

Unapost, socio: perché e dove si può crescere
"L'associazione Nazionale delle Post Produzioni é una grossa opportunità a cui ho aderito anche se, onestamente, penso non sia ancora stata colta del tutto.
Penso che possa diventare molto importante ma, deve davvero ancora realizzare un ulteriore salto di qualità, cercando di imitare gli esempi buoni che vengono dall'estero (e.g. ACE American Cinema Editors, HPE Hollywood Post Alliance). Dal mio punto di vista, dovrà diventare sempre piú un luogo dove i professionisti che ne fanno parte si confrontano sui temi più importanti, i metodi di lavoro e le nuove tecnologie. Dovremo favorire la ricerca, supportare il training e organizzare incontri, tracciando programmi di crescita con un piano articolato e contestualizzare un metodo di lavoro comune.
La forza di un'associazione si misura anche attraverso le modalità con cui i soci si fanno concorrenza e quali sono le regole condivise; questo secondo me è un argomento su cui c'è ancora da lavorare.
L'associazione non è più giovanissima, siamo al quarto anno di vita e i tempi sono maturi per fare un balzo in avanti attraverso linee di crescita molto precise da tracciare che passano da: innovazione, formazione e deontologia.

RUMBLEFISH
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Tel. 02 45487537
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