Giovedì, 23 Luglio 2015 08:25

"Nulla più è impossibile"

In BAND, associata UNAPOST, con DaVinci

[di roberto landini presspool, intervista in uscita su Millecanali, ed Tecniche Nuove, diritti riservati]

Siamo nella struttura di post produzione milanese BAND, per cogliere gli ultimi sviluppi sulla correzione colore, il finishing e compositing su DaVinci Resolve, del gruppo Blackmagic.

Adriano Mestroni e Claudio Beltrami sono colorist con alle spalle un'esperienza professionale maturata soprattutto nel campo della pubblicità e dei music video. Il loro know how è completo anche per i lungometraggi, ma a Milano capita raramente di lavorare per il cinema.

 

Adriano Mestroni ci dice: "BAND è associata a UNAPOST, l'Unione Nazionale delle Post Produzioni, che riunisce alcune delle più importanti aziende del settore, per diversi motivi, tra cui lo scambio di competenze ed esperienze, per creare delle sinergie di qualità che risultano vantaggiose per tutti, agenzie, clienti finali e aziende di post. Il fine è di innalzare il livello professionale e qualitativo, contenere i costi e garantire il "fair play" nel settore (vedi www.unapost.it)".

Il workflow cinema con DaVinci

Il girato arriva nella struttura su uno o più hard disc, accompagnato da un progetto del programma di montaggio in AAF o in XML che contiene tutte le informazioni utili e viene importato su DaVinci Resolve (a breve disponibile la versione 12) o nella SAN in modo da avere una timeline di l'edit online, di correzione colore e finishing, identica all'off-line.

Adriano Mestroni, owner e senior colorist di Band, ci dice: "Esiste anche una versione gratuita di DaVinci che però ha molte funzioni bloccate. Il punto di forza di una struttura dedicata come Band sta prima di tutto nelle capacità ed esperienza del colorist, poi nell'impiego di computer molto potenti che consentono alte velocità nelle lavorazioni e soprattutto nella scelta del pannello di grading più performante. BAND oggi ha optato per il migliore in assoluto: la Blackmagic DaVinci control surface.
E' possibile lavorare anche con un Resolve economico (pannello Tangent Wave o element, computer basico) ma le prestazioni che abbiamo con una configurazione come la nostra sono nettamente superiori.
Quando hai il cliente in sala a controllare il lavoro è indispensabile poter operare in una sala performante e ad alto livello, nella quale il colorist possa interfacciarsi con la macchina mentre si confronta con le persone presenti in sala, come il regista o il dop, l'agenzia o la casa di produzione.
In BAND abbiamo due suite: una con DaVinci Resolve, l'altra con Autodesk Lustre.
Più il pannello e l'hardware sono performanti, più puoi lavorare in modo veloce e con file più grandi (2K, 4K, 6K), cosa impensabile con configurazioni minori.
In caso di necessità possiamo collegarci da casa con software di controllo remoto, che ti permettono di controllare un altro computer a distanza.

La sala DaVinci Resolve

E' possibile che le sessioni di grading vengano seguite da diverse figure professionali; regista, direttore della fotografia, direttore creativo e producer dell'agenzia, produttore della casa di produzione fino al cliente stesso. Spesso tutti presenti contemporaneamente. E' per questo che BAND ha optato per due sale spaziose, arredate con divani e poltrone, che possono accogliere anche dieci persone.

In sala troviamo un monitor Oled Sony di grado uno, due Eizo ad alta qualità come interfaccia grafica diretta per Resolve, il pannello Blackmagic, il silenzioso e completamente calibrabile video-proiettore JVC D-ILA in 4K, e per finire un monitor al plasma per i clienti.
L'hardware è composto da un Mac Pro collegato a una box con quattro schede che velocizzano i calcoli delle operazioni eseguite. Rispetto ad altre macchine Resolve su mac è ovviamente più libero e permette upgrade hardware scalabili. Le richieste di lavorazioni 4K hanno creato ancora di più un gap tecnologico tra chi ha tecnologie ferme e chi continua ad aggiornare i propri strumenti di lavoro.

Difatti pure il software Resolve continua a cambiare nel tempo e ad adattarsi alle esigenze del mercato per migliorare tutte le funzioni esistenti e aggiungerne di nuove, sempre facendo attenzione alla possibilità di interfacciarsi con materiali e progetti provenienti da altri software.
Nel grading si lavora scena per scena ma è possibile visionare tutto il film completo con audio e le lavorazioni aggiornate provenienti da altre sale come il 3D, la grafica, la parte di effettistica.

Dalla metà del 2014 si è notato un forte incremento delle richieste di lavorazioni in 4K, soprattutto per le scene da postprodurre e compositare, ma a volte anche per tutto il lavoro, per garantire così proiezioni e presentazioni a qualità cinematografica. Infatti molte camere presentano sensori con risoluzioni altissime, e tutta la qualità che possono esprimere va mantenuta e utilizzata per tutta la lavorazione, anche sfruttando la funzione di Resolve dei render cache intermedi, la quale libera la potenza di calcolo gestendo alcuni render in background. Anche nel caso di spot che vengono presentati "solo" in fullHD, si lavora sempre dal materiale originale alla massima risoluzione, per garantire la massima qualità e tutte le possibilità di intervento.

Due lavorazioni diverse

Claudio Beltrami, colorist di Band, ci racconta: "Per quanto riguarda i metodi di lettura del girato "flat" in arrivo da macchine cinema tipo Alexa, Red, Canon, Sony, Blackmagic, possiamo lavorare in due modi: collegando l'hard disk esterno direttamente al Mac, quindi attingendo dal materiale direttamente, oppure scegliere di trasferire tutto o solo le scene utilizzate nel progetto sulla SAN condivisa in BAND.

Se, per esempio, è necessario effettuare solo il grading ed iniziare immediatamente senza lavorare sul resto della post produzione, è inutile importare materiale sulla San. Si carica l'XML, si collega l'hard disc esterno ed in automatico DaVinci esegue il conforming su cui si inizia a lavorare.

Se invece il lavoro richiede lavorazioni più complesse, per le quali sono magari programmate lavorazioni su diverse sale, conviene selezionare il materiale dall'hard disk servendosi di una funzione di resolve molto simile al "media manager" di molti programmi di edit e rendere disponibili così le scene scelte sulla San, in modo che tutti vi possano attingere e iniziare le lavorazioni in parallelo (Flame, Color, cambi di montaggio, 3D etc).

L'evoluzione del software

Adriano Mestroni interviene: "DaVinci è interessante anche, perché potendo realizzare del conforming complessi su più livelli, può iniziare a creare il grading delle scene registrate su blue back o green screen, poiché permette di realizzare delle chiavi definitive di tipo on-line, e lavorare sia su background sia su foregorund contemporaneamente. Oppure aggiungere grafica note legali e altre scritte e valutarne impatto e leggibilità e così adattare in tempo reale il grading sulla scena dello spot.

Negli ultimi 10 anni uno dei problemi principali di tutte le macchine è stato velocizzare le prestazioni. Oggi questo aspetto tende quasi ad essere superato ed è molto importante riuscire ad avere più funzioni, più capacità, più integrazione fra il software e l'operatore: in questo resolve ha fatto tanta strada, e promette all'utente una facilità d'uso imbattibile, ma anche capacità molto avanzate e spesso dimenticate da software di grading come poter lavorare liberamente su vari livelli della timeline, editare delle scene, effettuare del compositing semplificato o importare delle fasi di compositing da altre macchine, per esempio da un Flame, con le eventuali maschere, matte o livelli alfa preparate precedentemente.
Ultimemente ci è capitato di stabilizzare scene, aggiungere nuvole e sostituire parti di cielo, restaurare immagini rumorose, cancellare imperfezioni della pelle e togliere cavi dimenticati nell'inquadratura; richieste soddisfatte durante il grading e gestite adeguatamente da Resolve, che per ragioni di tempistiche strette non potevano essere programmate in sala Visual Effects.

Solo alcuni anni addietro per fare lavorazioni del genere erano necessarie magari un paio di ore, adesso in mezz'ora si riesce a finire, con una precisione che allora era completamente irraggiungibile.

Quindi non è più solo certo una questione di velocità ma anche di precisione e di possibilità maggiori che permettono di realizzare un lavoro davvero migliore.

Questo è uno dei motivi per cui anche molte postproduzioni cinematografiche americane scelgono di lavorare proprio con DaVinci Resolve, infatti molti dei film che arrivano al cinema sono realizzati proprio servendosi di queste nuove possibilità creative.

Altri caratteri

Beltrami puntualizza: "Le caratteristiche di questo software sono molte di più di quante abbiamo sfiorato qui; per esempio è importante sottolineare la "malleabilità" di poter cambiare e aggiungere funzionalità nuove, ogni anno, ad ogni nuova release, comprese delle feature espressamente richieste dagli utenti.
DaVinci ha il grande vantaggio di poter rappresentare un ponte tra tutte le varie sale tipicamente presenti in una struttura di post produzione, come BAND. La correzione colore risulta sempre più integrata con le altre sale.. Le già avanzate funzioni di editing saranno sicuramente migliorate nella prossima versione 12. I filtri di pulizia e riduzione del rumore fanno tesoro dell'esperienza della DaVinci nella restaurazione delle immagini. Il tracking e il composting sono stati implementati anno dopo anno raggiungendo risultati impressionanti. Insomma, per riderci un po' su, posso dire che quando ho iniziato a lavorare in telecinema nel 2001 il colorist veniva etichettato come quello che muoveva solo le palline (trackball) e le rotelle (i potenziometri), negli ultimi anni grazie a tecnologia, concorrenza e maggiori possibilità, le scenario è molto cambiato..

 

Luglio 2015 © Unapost-PressPool.it

 

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Band Milano: due sale attrezzate per correzione colore. Una con DaVinci Resolve, una con Lustre. Qui la grande specializzazione nella correzione colore si trasforma in un plus a servizio del mercato.

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"Non dobbiamo più dire "non si può fare", togliamo le rughe e i difetti! Nel campo del grading con DaVinci Resolve facciamo di tutto e poi aiutiamo online e compositing." Adriano Mestroni.

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"Quello che fa molto la differenza è il tipo di hardware che gira dietro Color Corrector e quale pannello è associato." Claudio Beltrami

www.band22.it